LA STORIA DEI RAGDOLL
In inglese il termine RAGDOLL significa “bambola di pezza”: l’origine del nome di questo gatto, infatti, ha a che vedere con la sua straordinaria capacità di abbandonarsi completamente quando viene preso in braccio, lasciandosi andare mollemente proprio come se fosse un bambolotto di stoffa. La storia del Ragdoll nasce a Riverside, in California, intorno al 1965.
Si narra che la capostipite sia stata Josephine, una gatta bianca a pelo lungo, dal carattere selvatico e indipendente che viveva allo stato libero. Investita da un auto e curata amorevolmente dallo stato di coma nel quale era caduta presso l’ospedale universitario della città, Josephine sopravvisse all’incidente, e partorì, diversamente da quanto accaduto fino ad allora, quattro cuccioli dall’indole straordinariamente sottomessa e mite. Partendo da questi cuccioli, Ann Baker, la proprietaria della gatta bianca, portò avanti un importante lavoro di selezione, creando in
pochi anni una nuova razza felina.
Nel 1975 la Baker brevettò questa nuova razza e chiamò il suo allevamento “Raggedy Ann Ragdolls”.
E’ comunque fondamentale sfatare la leggenda secondo cui il Ragdoll sia un gatto modificato geneticamente e che sia insensibile al dolore. E’ innegabile che la razza risulti particolarmente placida e docile, ma solo perchè può vantare una più alta soglia del dolore una buona resistenza allo stress.